
In un contesto di crescente attenzione del Fisco verso i crediti di imposta, le aziende devono affrontare sfide significative. Service Group offre consulenza strategica per garantire un utilizzo efficace delle agevolazioni fiscali, mitigando i rischi di contestazione e ottimizzando le opportunità di finanziamento.
Il contesto attuale: crescono le verifiche sugli incentivi fiscali
Il panorama degli incentivi fiscali per le imprese è sempre più sotto la lente d’ingrandimento del fisco italiano. Crediti d’imposta per ricerca & sviluppo (r&s), industria 4.0, patent box, aiuti legati al covid-19 e agevolazioni per start-up e PMI innovative sono oggetto di un’intensificazione di accertamenti e verifiche. Questo scenario si complica ulteriormente a causa di prassi e interpretazioni normative che spesso mutano nel tempo, anche dopo che le spese agevolate sono state sostenute dalle aziende. È fondamentale per le imprese non solo comprendere le logiche di intervento dell’amministrazione finanziaria, ma anche presidiare con attenzione la documentazione tecnica a supporto dei bonus e adottare strategie difensive efficaci.
R&S: il settore più esposto ai controlli
Il credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo è oggi tra le principali aree d’intervento dell’Agenzia delle Entrate. Dopo il termine per il riversamento spontaneo del 3 giugno, le attività di controllo non si sono fermate. Le difficoltà interpretative sulla nozione di R&S e le numerose modifiche normative e di prassi hanno generato un contesto di forte incertezza.
Le contestazioni più frequenti riguardano la mancanza di requisiti tecnico-scientifici e il fatto che le verifiche vengano svolte da funzionari dell’amministrazione finanziaria privi di competenze tecniche specifiche. Particolarmente sensibili risultano i settori software e moda, dove è sottile il confine tra innovazione ammissibile e semplice sviluppo di prodotto.
I cinque profili critici più frequenti
Le imprese si trovano a dover affrontare verifiche sempre più approfondite. Ecco i principali punti critici evidenziati:
1. Contenuto tecnico/scientifico debole o non documentato: assenza di dimostrazione dell’incertezza risolta dal progetto.
2. Tracciabilità dei costi insufficiente: mancanza di dettaglio per singolo progetto, con rischio di estensione delle contestazioni all’intero incentivo.
3. Media storica di riferimento 2012–2014 sottostimata: utilizzata per calcolare il credito spettante.
4. Incoerenze tra contabilità e dichiarazioni: ad esempio, personale R&S non coerente con quanto dedotto a fini IRAP.
5. Contratti con fornitori esterni (attività extra muros): poco dettagliati o non conformi ai criteri richiesti.
Le contromisure: prevenzione, documentazione, certificazione
Per difendersi è fondamentale rafforzare la documentazione tecnica e fiscale, monitorare con precisione i costi per singolo progetto, e valutare strumenti preventivi. Tra questi spicca la certificazione ex art. 23 del DL 73/2022, che consente di ridurre il rischio di contenzioso grazie alla validazione preventiva del credito.
Il ruolo di Service Group: competenza, metodo, sicurezza
In un contesto così incerto, Service Group affianca le imprese nella gestione strategica dei crediti d’imposta e delle agevolazioni. Grazie a un team multidisciplinare con competenze tecnico-scientifiche, fiscali e legali, supportiamo i nostri clienti:
- nella valutazione preliminare dei progetti per verificarne l’ammissibilità;
- nella predisposizione della documentazione tecnica e contabile richiesta;
- nell’interlocuzione con gli enti preposti in caso di verifica;
- nell’attivazione di procedure preventive, come la certificazione del credito.
Attraverso un approccio integrato, che tiene conto delle specificità tecnico-scientifiche e delle implicazioni fiscali e legali, Service Group garantisce ai propri clienti la massima sicurezza nella fruizione degli incentivi, minimizzando il rischio di contenziosi e sanzioni.
Il nostro obiettivo è trasformare l’accesso agli incentivi in un’opportunità sostenibile e sicura, minimizzando i rischi legati a errori interpretativi o carenze documentali.
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